I risultati dell’audiometria devono sempre essere interpretati in funzione dell’età del soggetto. Infatti, è bene ricordare che con l’avanzare dell’età – a causa della degenerazione delle strutture uditive correlata ai naturali processi di invecchiamento – un certo livello di ipoacusia può anche essere considerato normale (in questi casi, solitamente, si parla di presbiacusia).

La perdita dell’udito varia con l’età, interessando almeno il 25% dei pazienti di età superiore ai 50 anni e oltre il 50% di quelli di età superiore agli 80 anni. Inoltre, negli ultimi anni si è osservato un aumento dei problemi dell’udito in adolescenti e giovani. L’esame audiometrico è eseguito dal tecnico audiometrista o da un otorinolaringoiatra.

Gli esami audiometrici possono essere prescritti dal Medico allo scopo di individuare eventuali deficit uditivi, anche detti ipoacusie.  Le ipoacusie sono molteplici e variano tra loro per intensità e per origine. Possono essere suddivise in: