Le tecniche crioterapiche più utilizzate sono quelle che si basano sull’utilizzo dell’azoto liquido, che causa un’ustione da congelamento sulla zona trattata e quindi la morte delle cellule per shock termico.
Ne risulta la graduale ma completa e poco aggressiva guarigione della lesione; la pelle sana, non traumatizzata, conduce a una cicatrice rispettosa delle strutture anatomiche con ottimi risultati cosmetici, e le strutture profonde vengono integralmente risparmiate dall’azione dell’azoto liquido.
Con questa tecnica si possono curare:
- verruche
- condilomi acuminati
- acne
- alopecia areata
- cuperose
- lentiggini
- cheratosi
- piccole neoplasie
- angiomi
- fibromi penduli
COME SI SVOLGE LA CRIOTERAPIA
Nella crioterapia, le applicazioni di azoto durano pochi secondi e provocano una sensazione di bruciore, mitigata dall’azione anestetica del freddo. Questo bruciore potrà aumentare nei minuti successivi, per poi decrescere progressivamente nel giro di un’ora.
Le altre terapie farmacologiche eventualmente in corso non devono essere interrotte con la crioterapia, poiché non vi è nessuna interferenza con i farmaci e non esistono controindicazioni rilevanti.
Se la sensazione dovesse essere fastidiosa è possibile assumere un antinfiammatorio.
A casa è necessario mantenere una scrupolosa igienesecondo le norme e le modalità consigliate dal medico, nei diversi casi. La ferita non deve essere mai esposta al sole per almeno un mese.
COME CI SI PREPARARA ALLA SEDUTA DI CRIOTERAPIA DERMATOLOGICA
Per la crioterapia dermatologica, servirà portare con sé tutta la documentazione medica precedente.
E’ necessario sospendere antistaminici e cortisonici 10 giorni prima della visita.
E’ BENE SAPERE CHE
Dopo la crioterapia, nella zona trattata potrà comparire, dopo qualche ora, un leggero gonfiore (edema) sul quale potrà formarsi una bolla a contenuto sieroso. A volte il liquido presente nella bolla può contenere del sangue, e in tal caso il suo colore sarà rosso violaceo. Questa evenienza, tuttavia, non costituisce una complicanza di cui preoccuparsi.
Se dolorosa, la bolla dovrà essere prima disinfettata e poi forata con un ago sterile; questa procedura può essere ripetuta nel corso della giornata. Si formerà successivamente una crosticina che cadrà spontaneamente dopo 1-2 settimane circa.
CONSEGUENZE DELLA CRIOTERAPIA
Dopo la crioterapia dermatologica possono verificarsi:
- una riduzione della sensibilità nell’area trattata e/o possibili sovra-infezioni nella zona di applicazione dell’azoto.
- In alcune aree corporee il trattamento può lasciare cicatrici
- possono comparire ulcerazioni a lenta guarigione (con esiti cicatriziali)
- possono verificarsi discromie (cambiamenti del colore della pelle); le ipo-pigmentazioni possono essere permanenti, mentre le iper-pigmentazioni possono derivare da un’esposizione al sole troppo precoce, oppure dal tipo di pelle.
LE ALTERNATIVE TERAPEUTICHE ALLA CRIOTERAPIA:
- trattamento chirurgico della lesione
- applicazioni con il laser
- elettrocoagulazione
È NECESSARIA LA PRESCRIZIONE?
Per sottoporsi a questo tipo di trattamento è necessario avere effettuato precedentemente una visita dermatologica da uno degli specialisti presenti in struttura.